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xxviii argomenti.

da fabbricare una città. Quindi s’accampa, 107-159. Latino accoglie favorevolmente gli ambasciatori, e concedendo più che non gli si chieda, offre in sposa ad Enea la sua figlia Lavinia. 160-285. Ma Giunone, irritata ai prosperi successi dei Troiani, evoca dall’inferno la Furia Aletto por disturbare la pace, 236-340. Aletto infonde le sue furie prima in Amata, moglie di Latino, poscia in Turno, a cui era già stata promessa in matrimonio Lavinia, 341-474; e finalmente con sue frodi mette lite fra la gioventù troiana e i contadini del Lazio, 476-510. Essa stessa dall’alto di un luogo dà fiato alla tromba di guerra; onde ne nasce un combattimento. Riportati i morti in città, Turno ed Amata eccitano il re Latino a prender le armi e vendicare l’ingiuria, 511-590. Ma poichè Latino, memore dei fati e della giurata alleanza, resiste costantemente, Giunone stessa apre le porte della Guerra, 591-622. «Allor l’Ausonia tutta, ch’era dianzi pacifica e quieta, s’accese in ogni parte.» — Lunga e stupenda rassegna delle genti e dei capitani d’Italia, 623-817.