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argomenti. xxv

dello spettacolo di giuochi equestri in finta battaglia, 545-603. In questo mezzo le donne troiane, stanche della lunga navigazione ed istigate da Iride, appiccano il fuoco alle navi, e ne incendiano quattro; le altre salva Giove con una pioggia improvvisa, 604-699. La notte seguente Anchise apparisce in sogno ad Enea, ed a nome di Giove lo avverte di lasciare donne e vecchi in Sicilia; e che egli col forte dei giovani prosegua alla volta d’Italia; e là che si rechi nell’antro della Sibilla, la quale deve condurlo ai campi Elisi per udire da lui stesso il resto de’ fati, 700-740. A queste ingiunzioni obbedisce Enea dopo aver fabbricato in Sicilia una città, cui diè neme Acesta, 741-778. Mentre è in mare, Nettuno a preghiera di Venere gli fa sicuro il viaggio, 779-834. Ma Palinuro il pilota, vinto dal sonno, cade in mare e con esso il timone, 835-871.




LIBRO VI.


Sorto a Cuma, Enea va nell’antro della Sibilla; e celebrato secondo il rito un sacrificio nel tempio di Febo, dall’invasata Sibilla apprende gl’imminenti pericoli e i casi della vicina guerra, 1-97. Seguono le