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[220-244] libro v. 203

220E dopo lui Cloanto, che de’ remi
Migliore assai, per la gravezza indietro
Rimanea del suo legno. Indi del pari,
O di poco infra loro avean contesa
Il Centauro e la Pistri: e quando questa,
225Quando quello era avanti, e quando entrambi
Or le fronti avean giunte ed or le code.
     Eran del sasso già presso a la meta,
E di buon tratto vincitore avanti
Gìa se ne gìa, quand’ei sèn vide in alto
230Da la ripa più lunge; onde rivolto
Al suo nocchiero: E dove, disse, andrai
Menete? Attienti al lito e radi il sasso:
Vadano gli altri in alto. Ei tuttavia
D’urtar temendo, in pelago si mise;
235E Gia di nuovo: In qua, Menete, al sasso,
Al sasso, a la sinistra, a la sinistra,
Dicea gridando; e vòlto indietro vide
Ch’avea Cloanto addosso. Era Cloanto
Già tra lo scoglio e la Chimera entrato,
240E via radendo la sinistra riva,
Tenne giro sì breve e sì propinquo,
Che lui tosto e la meta anco varcando,
Si vide avanti il mare ampio e sicuro.
Grand’ira, gran dolore e gran vergogna


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