195Onde, sospesi, Euripilo mandammo
A spiar sopra a ciò quel che da Febo
Ne s’avvertisse. Riportonne un empio
E spaventoso oracolo; e fu questo: Col sangue, e con la morte d’una vergine 200Placaste i venti per condurvi in Ilio: Col sangue, e con la morte ora d’un giovine Convien placarli per ridurvi in Grecia.
A così fiera voce sbigottissi,
Impallidissi, e tremò ’l volgo tutto, 205Ciascun per sè temendo, e nessun certo
Qual di loro accennasse Apollo e ’l fato.
Qui fece Ulisse in mezzo al greco stuolo
Con gran tumulto appresentar Calcante:
E del volere in ciò de’ santi Numi 210Interrogollo. Ed ei rispose in guisa,
Che la sua fellonia, benchè da tutti
Fusse prevista, fu però da molti
Simulata e taciuta, e da molti anco
A me predetta: pur ei tacque ancora 215Per dieci giorni; e scaltramente al niego
Si mise di voler che per suo detto
Fosse alcun destinato, o spinto a morte.
Ma poi, come da gridi astretto e vinto,
Di conserto con lui ruppe il silenzio,