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Gaetano Durante, ispettore generale del debito pubblico, ai due Istituti toscani; e il comm. Giovacchino Busca, al Banco di Sicilia. L’ispezione doveva essere compiuta entro il febbraio.
Sotto l’impressione di queste gravi rivelazioni, di questi fatti dolorosi, la Camera prese le vacanze di Natale e la città commossa e trepidante, come non era mai stata e non fu più in seguito, raccoglieva le dicerie che correvano, e leggeva avidamente i giornali d’opposizione per trovarvi altre rivelazioni.
Verso la fine dell’anno il Re riceve il comitato per le nozze d’argento, composto del principe don Alfonso Doria, del principe Colonna di Sonnino, del conte Pietro Antonelli e del comm. Guglielmo Castellani. I membri del comitato esposero al Sovrano i loro intendimenti per le feste.
Anche i clericali ne preparavano per solennizzare il giubileo episcopale di Leone XIII nell’anno successivo, e dal gennaio al maggio si attendevano a Roma da 50 a 60,000 pellegrini, ma nè queste feste reali e papali, nè le onoranze al Maleschott in occasione del suo 70mo anniversario bastavano a dissipare dalla mente dei cittadini i brutti pensieri, a distrarli dalla ansia dolorosa in cui avevanli piombati le rivelazioni sulla Banca Romana, l’istituto al quale erano maggiormente legati gl’interessi della città.