Pagina:Emma Perodi - Roma italiana, 1870-1895.djvu/288


— 276 —

dobbo della casa, le cui pareti erano tutte rivestite di cretonne e adorne di maioliche della fabbrica Tanfani, che aveva in quel tempo a Roma un certo grido.

I due fratelli andarono subito al Quirinale, ma si preparavano a far vita tranquilla, perchè venuti a Roma per salute.

In Vaticano era avvenuto un cambiamento importante. Il cardinal Nina, segretario di Stato, infiacchito dopo una lunga malattia e desideroso di riposo, si era ritirato dalla sua carica, conservando quella meno onerosa di Prefetto dei Sacri Palazzi. Si diceva dovesse succedergli il cardinal Jacobini, nunzio a Vienna, uomo nel pieno vigore dell’intelligenza e della vita.

Il Papa lo aveva scelto appunto perché a Vienna il cardinale aveva acquistata molta pratica degli affari, conosceva bene gli uomini influenti di quel paese, ed era in buoni rapporti con i diplomatici.

Leone fra tante cure che davagli il governo della Chiesa, trovava talvolta il tempo di occuparsi di cose meno gravi.

Nacque nel settembre una prima figlia al Re Alfonso XII e alla Regina Maria Cristina. Di quella infante reale fu compare Leone XIII, il quale volle mandarle il corredo, che venne ordinato al magazzino Salvi, che forniva e fornisce anche la casa reale. La marchesa Vitelleschi ordinò il corredo, ma il Papa desiderò esaminarlo da sè, e fece andare la signora Salvi al Vaticano. Quel corredino era ricco per i merletti di Bruxelles, di Valenciennes e di Bruges, per i ricami in bianco e in oro ed elegantissimo per la squisitezza dei lavori e ci fu a Roma una grande curiosità per vederlo.

Molti insigni uomini erano morti a Roma nella seconda metà dell’anno. Era morto Emidio Pacifici-Mazzoni; in settembre mori il comm. Antonio Sarti di Budrio, presidente perpetuo dell’accademia di San Luca e benemerito di quell’istituto al quale da vivo aveva già regalato la sua pregevole biblioteca d’arte, una delle più complete che si conoscano; morirono pure il barone Visconti, insigne archeologo, il cardinal Pacca e Mauro Macchi, senatore e buon patriotta e amato e stimato da tutti.

Due importanti innovazioni si compirono prima che l’anno terminasse. Venne inaugurato il tram per Marino e l’altro che congiungeva la piazza Venezia alla Stazione.