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scialle, gli tolse d’intorno il panno con cui stava involto, e scoprì un neonato, nudo, ad occhi chiusi, che parea morto.
— Come ha fatto perchè non piangesse in strada? - dimandò uno dei due uomini presenti a quella scena.
— Un po’ di morfina nel latte.
— E la madre che cosa crede? - chiese Indonna che faceva la puerpera.
— Ch’io lo abbia portato a Santa Caterina.
— Ma suo marito lo sa che non l’ha portato a Santa Caterina.
— Sì, ma non sa che l’ho portato qui.
— Me lo giura?
— Oh che discorsi! Lo giuro.
Intanto il più alto dei due aveva pigliato fra le mani il bambino e lo stava esaminando; borbottò qualche frase indistinta che forse poteva essere una riflessione filosofica, poi riconsegnò il bamboccio alla levatrice, che cominciò a fasciarlo.
E il giovine, intanto, chinandosi sul letto della finta puerpera, prese a dirle delle cose buffe, perchè entrambi scoppiarono a ridere come pazzi.
Quando la levatrice ebbe finito di fasciar il bambino, egli la chiamò, ed uscirono insieme dalla camera.