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assarono cinque mesi.
Un giorno di giugno, Ida, arrossendo, e colle lagrime agli occhi, susurrò all’orecchio di Raimondo una per lei molto grave parola.
La gioia abbastanza viva che manifestò a tale notizia il suo giovine amante la rasserenò completamente. Essa gli gettò le braccia al collo con entusiasmo, lo ringraziò, lo accarezzò, gli disse mille gentilezze.
Dal giorno che Ida aveva accettato di diventare l’amante del duca, essi avevano fatto per così dire vita insieme.
Raimondo andava assai di rado a dormir nel suo letto. Cinque o sei giorni al più,