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46 | ivon |
— Veni, vidi, vici, non è vero?
— Ebbene?
— Ebbene, fate conto che io sia Cesare nelle Gallie.
— Fa il piacere!
— Non avresti un parente più prossimo da andargli a raccontar queste cose?
— Non credete?
— No.
L’agente di cambio, pensando di fare un gran colpo, cavò dal portafogli il vaglia postale sottoscritto da Ida e lo mostrò a tutta la comitiva.
— Bene. Ma che cosa prova questo? - domandò il Vallieri.
— Prova, che io ci sono stato.
— Che trionfo! di questo nessuno dubitava.
— Ma che cosa cercavate voi dunque?
— Noi cercavamo se l’avevi conquistata.
— Ah, questo è un altro discorso. Allora vi dirò francamente che non ci ho neppur pensato.
— Perchè?
— Perchè non ne val la pena.
— Come, come?
— È stupida come un’oca!
— Diamine! Davvero?
— E poi è sudicia in casa. Da avere schifo a metterle un dito addosso.