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Veni, vidi, vici, non è vero?

— Ebbene?

— Ebbene, fate conto che io sia Cesare nelle Gallie.

— Fa il piacere!

— Non avresti un parente più prossimo da andargli a raccontar queste cose?

— Non credete?

— No.

L’agente di cambio, pensando di fare un gran colpo, cavò dal portafogli il vaglia postale sottoscritto da Ida e lo mostrò a tutta la comitiva.

— Bene. Ma che cosa prova questo? - domandò il Vallieri.

— Prova, che io ci sono stato.

— Che trionfo! di questo nessuno dubitava.

— Ma che cosa cercavate voi dunque?

— Noi cercavamo se l’avevi conquistata.

— Ah, questo è un altro discorso. Allora vi dirò francamente che non ci ho neppur pensato.

— Perchè?

— Perchè non ne val la pena.

— Come, come?

— È stupida come un’oca!

— Diamine! Davvero?

— E poi è sudicia in casa. Da avere schifo a metterle un dito addosso.