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quando si hanno in tasca sei mila e cinquecento lire; io per esempio non avrei potuto - interruppe un altro.

— Lo crediamo - sclamarono tutti.

Il giovine delle seimila e cinquecento lire era un agente di cambio, che guadagnava le sue diecimila lire l’anno, senza gran fatica.

Al tocco egli si faceva annunciare dalla cameriera della signorina Ida, dicendole di avere un affare urgente da comunicarle.

Fu questa frase imprudente che guastò forse ogni cosa, fin dal bel principio.

È vero che si sarebbe guastata lo stesso!

Ida lo ricevette con una grazia perfetta, e fin dal primo momento si impressionò di aver a trattare con un uomo di affari. Fosse stato bello come Antinoo, spiritoso come Voltaire, ricco come Rothschild, il nostro agente di cambio non sarebbe riuscito a nulla, con quella testolina romantica e piena di poesia.

Egli le spiegò la dimenticanza del giorno prima, e Ida senza altro dire corse allo scrittoio,