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— Ma, e il marito? - osservò un giovinotto figlio d’una sorella della defunta, maritata al marchese Trevisani - quel signor Stambecchi, se tornasse dall’America, non potrebbe accampare delle pretese?

— No - rispose il notaio - perchè l’articolo 812 del codice, che riguarda il conjuge, dice chiaramente, che il marito ha un diritto alla legittima sulla sostanza dell’altro conjuge, soltanto nel caso che non sia separato di letto e di mensa.

— Ho capito - fece il Trevisani.

I Tricomo riconobbero ch’ella aveva il diritto di risollevare il nome dei Rocca-Serena dal nulla in cui stava per cadere. I Rocca-Serena lodarono la misura presa dalla defunta per legare le mani a suo nipote scialacquatore. Non s’aspettavano quel lascito così isolato a Cesare Vallieri, e non gliene fecero i loro complimenti.

Quanto a Dario, esultò di poter disporre d’allora innanzi di una rendita di circa centocinquanta mila franchi, mentre, finchè la zia era stata viva, non gli era mai riuscito di poterle cavare un soldo di più delle fissate miserabili venti lire al giorno.

Finita la lettura, l’adunanza si sciolse, e il conte Dario e Cesare Vallieri si attaccarono al