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270 | ivon |
— Ora - disse ella, sedendosi con grazia e invitando Gonzalo a far lo stesso a’ suoi piedi, sullo sgabellino - vuoi tu sentire la mia storia?
— Sì, angelo mio, sono curiosissimo.
— Non credere ch’essa sia molto romantica.
È sciaguratamente una brutta storia, ed in parte è quella di molte donne russe.
Gonzalo le prese le due mani, le raccolse nelle sue, portò la punta delle dita alle labbra e si curvò verso di lei in atto di chi sta ascoltando.
— Devi sapere dunque che mio padre aveva preso servizio nell’esercito al tempo della guerra di Crimea. Aveva ventisei anni, e partì col suo reggimento col grado di capitano. Laggiù sulle rive del Mar Nero si innamorò di mia madre, ricca armena, e la sposò nel 1854.
Finita la guerra, egli tornò illeso a Mosca con sua moglie; a Mosca dove il suo reggimento aveva stanza. Io non mi ricordo di mia madre. Essa morì che io avevo sei anni, e mio padre andò in fil di vita pel dolore. Egli