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volta ai furenti scoppi di amore, coi quali Gonzalo la circonfondeva.

Quella donna a lui pareva sempre il capolavoro della creazione, e la tinta caldamente colorata di quella sua pelle morbida e vellutata, e que’ capelli color di fiamma, e quelle labbra tumide e lascive lo gettavano in certe estasi e in certi sussulti, che la Ida non aveva mai sospettati neppure in ombra nel suo primo amante.

Come un’aquila che si abbatte sull’agnello staccato dal branco, Gonzalo una sera aveva preso a mezza vita il suo angelo adorato, e aveva sentito con indicibile beatitudine quel suo corpo senza busto piegarsi come giunco su di lui, abbandonato e vinto, sotto i palpiti dell’amorosa stretta.

Egli partì dalla casa di Ida, pazzo di amore, e tornato a casa ancora scottante delle carezze e degli amplessi della sua nuova amante, Gonzalo sciorinava all’aria aperta il suo panciotto colla testa più alta del solito, e con un sor-