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246 | ivon |
— Neanche per sogno.
— E allora tanto vale il suo sì di lui quanto il suo no di lei.
— È quello che mi disse anche lui, e io mi sono fidata e gli ho promesso che gli avrei trovato il marmocchio.
— Ora non si lascerà più vedere di certo, se è venuto per scavarla.
— Che cosa mi va mai a succedere!
— Bene, adesso, se non ha altro a dirmi, l’accompagnerò da basso e le aprirò lo sportello; così nessuno ci avrà vedute insieme.
Così fu fatto, e la levatrice se ne tornò a casa a piedi, come le accadeva spesso anche a tardissima notte, quando le toccava di correre pel suo ufficio.
Annetta, poco dopo la partenza della donna, ricevette il giovinetto amante, che aveva la sua controchiave in tasca, e stette con lui fin passata la mezzanotte, mentre il conte marito, dal canto suo, stava ubbriacandosi colla sua ganzerina nel gabinetto d’un restaurant democratico.
Evviva il matrimonio!