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quattro milioni | 229 |
— Il signor prefetto.
— Ah, sicuro. Bene, bene!
— Io la presenterò, e non dubito ch’ella sarà bene accetto, giacchè in questi tempi la sorveglianza sulle teste esaltate e sui mestatori si fa sempre più necessaria.
— Allora io posso contare da quest’oggi sopra i quattrocento franchi al mese?
— La mi lasci il tempo di parlare col prefetto e le darò una pronta risposta.
— Ottimamente. Intanto per domani alle due ella prenderà le sue disposizioni.
— Ho già preso tutte le note necessarie.
— Allora io le levo l’incomodo. Quando dovrò tornare?
— Dopodomani a quest’ora, se non le dispiace. Io avrò già parlato a sua eccellenza e potrò stringere la convenzione con lei.
— Signor questore stimatissimo, i miei rispetti.
Il giorno dopo, prima delle due, Stambecchi mascherato da marchese di Filadelfia, che anche un comico esperto ci si sarebbe ingannato, nascondevasi nell’armadio della levatrice non