Pagina:Emma Ivon - quattro milioni, Sommaruga, Roma, 1883.djvu/213


quattro milioni 207


un volgare confidente stipendiato. Se io dovrò rendere dei servizi alla giustizia, ella saprà poi fare il suo dovere verso di me, non ne dubito; ma siccome, se giungessi al mio scopo, io sarei già ricompensato abbastanza dall’esito, così la mi permetta che non si parli fra noi di stipendio fisso.

— Com’ella vuole. Non ho creduto di offenderla. Capirà che, nella mia posizione, ella avrebbe parlato come me. Qualunque fatica, qualunque prestazione merita premio, ed ella avrebbe riportata di me un’idea un po’ strana, se io le avessi dimostrato che intendevo ch’ella avesse a prestare alla questura i suoi servigi gratuiti.

— Ebbene - disse Stambecchi dopo aver pensato qualche poco sul da dire - ella mi permetterà di non darle oggi stesso una risposta su tal proposito. Io tornerò da lei in questa settimana e le dirò tutto quello che mi sarà possibile confidare. Intanto la ringrazio della sua buona accoglienza.

Il questore, senza levarsi dalla sua sedia, come avrebbe fatto se il signor Stambecchi fosse stato qualche giornalista o qualche cittadino onorato e indipendente il quale fosse venuto a consultarlo, lo salutò e lo lasciò andare pei fatti suoi.