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204 | ivon |
germi a lei, signor questore, e sono venuto a proporle una cosa.
— Sentiamo pure.
— Lei deve sapere che io sono sulle tracce per iscoprire un reato commesso in questa città da gente altolocata, e del quale finora non è trapelato nulla nè a lei ne al pubblico nè a nessuno.
— Ebbene? - domandò il questore, vedendo che il suo interlocutore si arrestava.
— Da me solo io non sarei capace di entrare nel mistero di quel delitto, giacchè a tenerlo celato contribuiscono i danari dei complici, che ne hanno molti.
— E lei domanderebbe la mia cooperazione?
— Precisamente.
— Ma in che modo pretenderebbe ella di averla? - domandò il questore.
— Questo è il punto. Io ci terrei ad essere aiutato, ma senza l’obbligo di scoprir nulla.
Il questore stette un minuto a pensare.
— Se ho da dirle il vero, ciò sarebbe contrario alle abitudini e ai regolamenti dell’ufficio. Io non potrei darle mano forte se non a condizione di sapere a quale scopo la darei.
Ha ella già qualche prova o qualche indizio sicuro di tale reato?
— Io ne ho la ferma convinzione, ma non