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— Ho piacere di far la sua conoscenza!

— Lei sa che, diviso da mia moglie per incompatibilità di carattere, io partii per l’America dove non feci a dir la verità dei buonissimi affari.

— Io so ch’ella fu contemplata nel testamento di sua moglie - osservò il questore, come se volesse prevenire una domanda di sussidio.

— Sì, mi lasciò seicento franchi al mese, coi quali potrò vivere modestamente e non mi lamento; giacchè io non ebbi la precauzione di fare come fanno tanti altri mariti, che sposano una moglie ricca e innamorata e la obbligano nella luna di miele a rilasciar loro delle obbligazioni nel caso che poi, cessato il capriccio, domandassero la separazione, come è accaduto di me. Sfortunatamente, per dieci mesi i creditori mi mangeranno ogni cosa.

— Questo fatto certamente le fa onore disse il capo della sicurezza, che studiava il suo uomo negli occhi e non capiva proprio dove diamine egli volesse andar a parare.

— Io, pagati i debiti co’ miei seicento franchi al mese, e trovandomi un’occupazione, sono certo di far vita discreta. Ora, avendo pensato appunto a quale partito appigliarmi per non restar in ozio, mi sono determinato di rivol-