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domandava loro se volevano nè acqua nè vino. Teneva abbassata la testa sul piatto e si andava riempiendo la bocca con dei bocconi enormi, i cui profili angolosi si vedevano comparire e scomparire sulle guance magre e senza peli, or di qua or di là nelle difficoltà della masticazione alterna. Egli aveva un pomo d’Adamo enorme, che andava anch’esso innanzi e indietro ad ogni inghiottimento. Quel collo sarebbe stato meglio fasciato da un foulard rosso a bandoliera, col cappio e senza solino.

Quando la balia entrò col piccolo Eleuterio, Stambecchi notò, come aveva già fatto per il passato, ma con altra intenzione, che sua madre non gli badava e lasciava che gli altri gli facessero la solita festa, piena di adulazioni.

— Assolutamente essa non l’ama! - pensò Stambecchi - E si capisce! Ecco un indizio!

Finito il pranzo e passati in salotto a prendere il caffè, Stambecchi si mise accanto ad uno specchio per spiare ogni mossa della contessa e del conte senz’esser veduto.

A un certo punto si accostò a suo nipote Dario e gli disse:

— Ne vuoi sentir una nuova?

— Fuori.

— Ieri ho sentito - fece egli ad alta voce e