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alzar dalla tavola e lo trascinò fuori del negozio.

Stambecchi si rivolse all’oste:

— Chi è quel giovinetto mezzo ubbriaco, che mi pare di conoscere?

— È un certo Lattuga, fratello della contessa Rocca-Serena, quella che prima di sposar il conte, che tempo fa è diventato un gran signore, faceva la ballerina. È uscito ieri dalle carceri, dove stette due mesi per ferimento.

Stambecchi ne ebbe abbastanza.

Uscì in preda a mille pensieri turbinosi e corse di nuovo dall’avvocato.

— Torno da lei per essere certo del fatto mio. Se per esempio si potesse provare che il figlio del conte Dario, che, come lei sa, è l’erede universale di mia moglie, non è veramente suo figlio ma fu comprato per aver modo di avere la eredità, che cosa accadrebbe?

— Accadrebbe che il testamento diventerebbe irrito e nullo.

— E allora?

— Allora, sarebbe come se la contessa fosse morta intestata.

— E a me allora toccherebbe proprio la terza parte?

— Certamente.

— Ebbene, allora io dico e sostengo che il