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Ma quale fu la sua esultanza, quando l’avvocato di ritorno dall’archivio gli ebbe detto che le pratiche per la separazione erano rimaste tronche dalla sua partenza, e che nessuna sentenza era passata in giudicato per forza della quale egli dovesse ritenersi legalmente diviso dalla defunta contessa Eleuteria e indegno della legittima?
— Dunque io ho diritto alla terza parte? - sclamò tripudiando Stambecchi.
— Senza dubbio!
— Vale a dire?
— Un milione e mezzo.
— Sicuro! La terza parte di quattro milioni e mezzo vuol proprio dire un milione e mezzo.
— Netto come uno specchio!
Stambecchi si diede a fare delle piroette pazze nello studio dell’avvocato.
I giovani alle sue grida di gioia accorsero e lo videro dimenar gambe e braccia come un convulsionario.
— E dunque mio nipote Dario, l’erede, che me lo dovrà restituire il mio milione e mezzo?
— Lui in nome di suo figlio erede.
— Ah! Vado subito da lui! Birbante d’un Dario! Egli tentava di rubarmi il fatto mio!
L’ho sempre detto ch’egli è un poco di buono!
E corse a casa di questo.