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Appena il Virginio se ne fu andato, don Gonzalo risolse di abboccarsi col duca Raimondo, per avere da lui stesso un dato che lo rassicurasse interamente circa la storiella dei biglietti falsi.

La cosa era piuttosto facile. Egli conosceva il duca, perchè gli era stato presentato al club; anzi con lui faceva volentieri la partita alle ombre, giuocò molto spagnuolo e da pochi conosciuto in Italia, perchè Raimondo lo giuocava perfettamente ed era fortunatissimo tanto da vincere codiglio ogni tre sere.

Nè quella sera, però, nè la sera appresso il duca si lasciò vedere al club.

La impazienza dello Spagnuolo era straordinaria: ma egli la sapeva nascondere con molta abilità diplomatica, Finalmente, la terza sera, Raimondo comparve di nuovo. Era la prima volta dopo l’arresto della Ida. Nessuno gli fiatò della sua disgrazia. I giornali non avevano tirato in ballo lui, sicchè, tranne gli amici comuni, che andavano in casa della Ida e che non