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ci sia bisogno di andar tanto a cercare il pelo nell’uovo, per definire la desollada. Nel senso proprio, desollado vuol dire scorticatore; ma non ci ha nulla a che fare col senso figurato. Desollada è una donna perduta, ma vuol dire anche una coquette, una ingannatrice, una drôlesse insomma. Da buon cristiano cattolico quale mi vanto di essere, io credo che la coquinerie della donna sia cominciata precisamente dalla prima femmina nel paradiso, e che nel mito biblico del pomo non ci sia altro di vero che un po’ di desolladura da parte di Eva. La desolladura è il fondo eterno del carattere della donna, nè io saprei condannarla assolutamente.

Questa lezione di lingua spagnuola era troppo filologica per quella gente accanita contro Ida Evanieff.

— Io sono pronto a riconoscere - disse Gigi che moralmente parlando don Gonzalo ha ragione. Ma io considero la civetteria femminile sotto un altro punto di vista, e dico che essa è una cosa detestabile, perchè non può essere unita che alla mala fede e alla perversità.

— Uh, che parolone! - sclamò lo spagnuolo.

— Chi di voi non fu vittima incruenta, se volete, passeggera, ma pur sempre vittima, di qualche civetta, mi scagli la prima pietra.