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I.
IN MORTE DI ARON PUMNUL.
Vestiti a lutto, o bella Bucovina,
di verde cipresso cingi l’antica fronte tua;
della serena tua Pleiade d’oro
s’è spenta una stella, s’è spenta una luce,
5s’è spento un candido astro.
Il metallico, vibrante pianto delle campane
mugge in cadenza e suona addolorato,
poi che, ahi! il gran genio del tuo risveglio
passò, vanì per la strada dell’eternità
10e ci lasciò soli.
Sei scomparso, sei scomparso, o genio eccelso e grande,
là ove t’aspettan tutti gli angeli nel coro,
che intona misterioso il dolce canto delle stelle
e t’intreccian ghirlande, serti odorosi,
15corone di candidi fiori!
Ti piange la Bucovina, ti piange ad alte strida
ti piange anche con gemiti il luogo tuo natio,
poi l’ombra tua magnanima nel superbo suo volo
segue lenta con l’occhio che tristemente lagrima
20di duolo nazionale.
Prosegui il tuo cammino, e la pietosa lagrima
che versan tutti i giovani sul tuo funereo cippo
ti segua nel tuo volo, fra canti di tristezza,
fra canti risonanti, sospiri armoniosi
25là nell’Eliso!