l’arrivismo!) di non sentirsi abbastanza preparato per un così alto insegnamento e lo pregava di dargli ancora un semestre di tempo per poter prendere il suo diploma di Dottore, e intanto, nel caso che fosse nominato Ministro dell’Istruzione, gli volesse accordare un sussidio che gli permettesse di rinunziare al posto che occupava nell’Agenzia Diplomatica Rumena che gli rubava il tempo che avrebbe dovuto consacrare agli studii. Il Maiorescu gli rispose domandandogli quanto tempo e qual somma di denaro gli fossero necessari per presentarsi agli esami di dottorato; ma Eminescu rispose evasivamente domandando a sua volta quanto tempo e qual somma di denaro gli si potevano accordare. Intanto (19 aprile 1874) i conservatori eran chiamati al potere e il Maiorescu, nominato ministro dell’Istruzione, si affrettava a scrivere ad Eminescu essere assolutamente necessario perchè potesse esser nominato incaricato dell’insegnamento di Storia della Filosofìa all’Università di Iassy, che egli ottenesse al più presto il diploma di Dottore. Il giorno stesso in cui gli avrebbe comunicato la bella notizia, lo avrebbe nominato incaricato, restando inteso che si sarebbe poi presentato al concorso quando, di lì ad un anno, la cattedra sarebbe stata dichiarata ufficialmente vacante. Gli rispondesse perciò francamente quanto tempo e qual somma gli sarebbe necessaria a tale scopo. Non facesse cerimonie perchè, tanto, la somma che gli sarebbe accordata avrebbe dovuto poi restituirla a rate al Ministero sul suo stipendio di professore. Poteva dunque accettar liberamente, non essendovi nella proposta che gli faceva nulla che potesse offender il suo decoro. Eminescu rispose che sperava (o meglio che non sperava, perchè lui non sapeva sperar mai nulla, ma che avrebbe tentato) di addottorarsi a Iena nell’agosto di quell’anno, e che riteneva che 300 talleri gli sarebbero bastati a sostenere le spese. Con decreto del 26 aprile 1874 il Maiorescu accordava «100 ducati allo studente Mi-