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132 Appendice

V (40).

TRA UCCELLI.


Perchè mai sotto una cupola
   tutta giunchi due uccellini
   non saremmo, che dimorano
   coi beccucci lor vicini?

5Non vorrai sugli occhi spingermi
   il tuo picciol becco in furia?
   O saprai startene savia,
   entro il nido di peluria?

Amor mio, mi par che timido,
   10se ver me voli, io ti eviti:
   dalla siepe tu con grazia
   civettuola a te m’inviti;

ed allor, del nido al margine,
   del tuo amor tutto compreso,
   15io le penne arruffo e trepido
   su d’un piè mi sto sospeso.

VI (41).

FRAMMENTO.

Poi che per tanto volgere
   d’ore non t’ho parlato,
   par ch’io non sia più memore
   che un giorno t’ho adorato;

5ma ti riveggo pallida
   seder, dolce negli occhi....
   concedi ancor ch’io docile
   presso te m’inginocchi,