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Poesie | 113 |
e, come il giorno innanzi,
spande il suo lume.
345Poi ch'è la sera, verso il tramonto,
ed è per calare la notte,
la luna sorge tranquilla,
e tremola sull’acque!
Ed empie delle sue scintille
350le vie, tra i rami....
Sotto una lunga fila di bei tigli
seggon soli due giovani.
Oh lascia che in seno ti appoggi
la testa, o amata,
355sotto il raggio degli occhi tuoi sereni
e dolci da non dirsi;
col fascino della fredda lor luce
l’anima trafiggimi,
versa la pace dell’eternità
360sulla mia notte di passione.
E resta china su me
a lenirmi il dolore,
poi che l’amor mio primo tu sei
e l' ultimo mio sogno».
365Iperione dall’alto vedeva
i loro volti rapiti nell’estasi;
non appena egli le ha cinto il collo col
ch’ella lo stringe al seno....
Odorano i fiori d’argento
370e cadon, dolcissima pioggia,
sul capo dei giovani sposi
dai lunghi riccioli biondi.
Ebbra d’amore, ella solleva
gli occhi estasiati, ma vede
375l’Astro, e, sottovoce,
gli confida i suoi voti:
8 - Eminescu, Poesie.