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Poesie | 109 |
s’io ti prendo per la vita,
tu sollevati sulla punta dei piedi;
e quando il mio viso si chinerà verso te,
tu resta colla faccia in su
215perch’io in eterno possa guardarti
e dolcemente, tutta la vita;
e perchè a un puntino ti sia
rivelato tutto l’amore,
quand’io a baciarti mi chini
220tu pure docil mi bacia.
Ascolta ella il giovinetto
così tra meravigliata e offesa,
e vergognosa e civettuola
or si nega, or s’abbandona.
225Poi sottovoce gli dice: Da fanciullo
io ti conosco
e ciarliero come sei e piccolino
potremmo intenderci;
ma un bell’Astro è sorto
230dalla pace dell’oblio,
dall’orizzonte infinito
della solitudine marina;
ed io tacita chino le ciglia,
poi che me le bagna il pianto,
235quando i flutti passano dell’acque
che verso lui viaggia;
ii splende come un amore ineffabile
per tergere il mio pianto
ma sempre più in alto si mostra
240perch’io non possa raggiungerlo.
Scende triste con suoi raggi freddi
da quel suo mondo lontano....
In eterno l’amerò e in eterno
mi resterà lontano....