Sottobraccio incedono stretti.... e stan bene così vicini:
essa bella ed egli giovane, egli alto ed ella alta.
45E dall’ombra della riva si stacca ora e prende il largo
la barca colle vele che le pendono dall’albero,
e leggiera avanza a silenziosi colpi di remi,
tanta malia e tanta bellezza cullando....
La luna? la luna esce intera e s’innalza cosi bionda,
50che da riva a riva traccia un sentiero di fiamma,
che su di un’infinità di piccole onde par ch’ella posi leggiero,
lei, la fanciulla d’oro, sogno della nebbia eterna;
e, come la luce è più dolce, così le sponde si precisano
e, come crescono i flutti, così anch’esse s’innalzano;
55il bosco appare più grande e sembra venir più vicino,
insieme col disco della luna ormai padrona dell’acque,
e i tigli dalla larga ombra e dai fiori fino a terra,
verso l’acqua oscura lievi fremono al vento.
Sul biondo capo della fanciulla aleggiando piovono i fiori,
60mentr’ella con ambe le braccia s’avvince al collo dell’amato
e indietro il capo riversa: «M’ammalii ma non mi spaventi!
Oh quanto terribilmente dolce su’ tuoi labbri suona la parola!
Come in alto sollevi nel tuo pensiero la tua povera schiava,
il cui solo ornamento è il tuo pensiero d’amore!
65Col fuoco della tua voce m’ardi e mi rapisci,
sì che mi par d’ascoltare una favola d’altri tempi;
pieni di tutti i tuoi sogni, gli occhi tuoi son così tristi,
che nella lor umida profondità il mio pensiero si perde....
Dàmmeli a me i tuoi occhi neri.... non guardarmi così in tralice
70poi che della dolce lor notte non mi sazierei in eterno,
divenir cieca vorrei fisandoli.... Oh ascolta un poco laggiù
come innamorati parlano i flutti colle stelle indovine!
Parlan sognando i boschi neri e le sorgenti azzurre,
de’ nostri amori tra loro susurrano in segreto