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88 Eminescu


15Accanto a lui sedendo, la bella Ninfa gli stende la mano,
mentre le nere chiome fluttuano al vento in onde dì seta:

— Permetti ch’io leghi la mia vita alla tua. Tra le braccia vienimi
e il mio dolce dolore col dolor tuo consola....

Scritto è nel libro della Vita dai secoli e dalle stelle
20ch’io sia la tua padrona, tu il padron de’ giorni miei.


Così ella dice, e, mentre il Sultano la guarda, la vision s’oscura... dispare;
ed ei sente allora che un albero dal cuore gli nasce,

un albero che cresce in un attimo come in un secolo,
e i suoi rami spande sulla terra e sul mare.

25L’ombra sua gigantesca stende fino all’orizzonte
e sott’essa l’universo oscurato si riposa.

Vede allora quel Sultano gigantesche catene di monti:
l’Atlante, il Caucaso, il Tauro e i Balcani secolari;

vede l' Eufrate, il Tigri, il Nilo e il Danubio antico
30e su tutto vittoriosa stender l’albero la sua ombra.

Così l’Asia, l'Europa, l’Africa co’ suoi deserti immensi
e i neri bastimenti che si cullano sul mare,

onde di verdi biade che svariano ne’ solchi,
mari che abbraccian terre, città con vasti porti;

35tutto gli si stende innanzi.... Come su d’un tappeto gigantesco
vede regni accanto a regni, popoli accanto a popoli,

che, tra biancheggiar di nebbie, s’intravvedono e si confondono
in un solo vasto impero alla gigantesca ombra di un albero.


Aquile scese dal cielo fino ai rami non arrivano;
40ma un vento di vittoria si scatena e batte a lungo