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Poesie | 81 |
55Da quell’attimo fino ad oggi, colonie di mondi perduti
sorgon dalle grige valli del Caos per vie non conosciute,
e, in sciami luminosi zampillando dall’infinito,
sono attratti nella vita da un desiderio senza fine,
e in questo gran mondo, noi figli del mondo piccolo
60fabbrichiamo sulla terra città di formiche,
nazioni microscopiche, re, soldati, imperatori,
succedendo gli uni agli altri e tenendoci per grandi,
moscerini effimeri su d’un mondo che si misura col
rotiamo nell’infinito, dimenticando affatto
65che questo mondo intero è un attimo sospeso,
dinanzi al quale e dietro non vediamo che tenebre.
Come danzano i corpuscoli nella luce di un raggio,
milioni di punti d’oro che muoiono collo sparir del raggio,
cosi nell’infinita, profonda notte dell’eternità
70abbiamo l’attimo, abbiamo il raggio della vita presente....
Spento il raggio, tutto muore come un’ombra nelle tenebre,
poi ch’è sogno inesistente il chimerico universo.
♣
Al presente non si ferma la mente del filosofo,
che in un attimo vola innanzi per mille secoli:
75il sole, oggi si superbo, lo vede triste e consumato
nascondersi, come in una ferita, tra nere nuvole.
e i pianeti raffreddarsi e razzar ribelli nello spazio,
sottrattisi al freno della luce e del sole;
e i poli del mondo oscurarsi sprofondando nell’abisso,
80e cader tutte le stelle come le foglie d’autunno;
e il tempo morto stirare il corpo e divenire eternità,
poi che nulla più accade nello spazio deserto,
e nella notte del non-essere tutto cade, tutto tace,
poi che, paga di sè stessa, ricomincia l’eterna pace...
6 — Eminescu, Poesie.