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52 Eminescu

«dallo sguardo stanco,
«come una fata che appare
                                     «a tutti?»

25Il vecchio tiglio ha steso un ramo
perch’ella possa sfiorarlo;
il tiglio giovane per farle vento
e per rapirla, colle sue braccia, in alto,
ancora piove i suoi fiori
                                     30su lei.

E la fontana si domanda triste:
— «Dov’è andata la mia regina?
«Disfacendo la morbida treccia,
«nell’acqua mia specchiandosi il volto,
«35mi sfiorerà ancora, pensosa,
                                     col piede?

Ho risposto: — «Cara mia selva,
«ella non viene, non verrà più,
«solo voi, querce, restate ancora
«40a sognar gli occhi di viola
«che mi sorrisero blandi
                                     «tutta l’estate!»

Oh, eran belle le alture,
quando mi son legato con lei!
O favola piena d’incanto,
30ch’oggi sei oscurata,
dovunque tu sii, torna ancora,
                                     siam soli ancora!

XXXII.

LASCIA IL TUO VECCHIO MONDO....


Lascia il tuo vecchio mondo di fantasmi,
e a me tutta concediti,
anche se mi dessi la vita,
nessuno al mondo lo saprebbe.