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Poesie 41


185Chino all’orecchio di lei, blando per nome la chiama,
ed ella solleva assonnata il lungo velo delle ciglia.

Spaurita lo guarda nel volto.... e le par di sognare,
vorrebbe sorridere e non osa, vorrebbe gridare e non osa.

Dal letto ei la solleva e sul petto se la reca,
190forte le batte il cuore e par che la vita le manchi.

Ed ella guarda, guarda e una parola non dice,
ride soltanto, cogli occhi in lagrime contemplando il miracolo,

poi i capelli gli avvolge al suo dito bianco e sottile
e il volto di fiamma nasconde su quel petto affettuoso di sposo.

195Egli il velo le slaccia e a terra leggermente lo gitta,
sui capelli la bacia, sui capelli di morbido oro,

e il mento le solleva, e negli occhi in lagrime si specchia
ed a vicenda le labbra si toccano, quando alla fonte d’amor si dissetano.

VIII.


Se passi i boschi di rame, tu vedrai di lontano
200un altro bosco d’argento al vento susurrare.

Ivi accanto alla sorgente l’erba pare di neve,
fiori azzurri di rugiada brillan nell’aria imbalsamata.

Par che i tronchi secolari ninfe ascondan sotto la scorza,
che sospirin tra i rami con lor voci d’incantesimo,

205e, tra il poetico intrico della selva d’argento,
vedi fonti cristalline tra le pietre luccicare

Scorron fresche in onde rapide e sospiran tra i fiori,
mentre in dolce trotto scendono dalla costa dirupata,

saltano in fluidi spruzzi sulle rocce del lor letto
210poi s’allargano in bacini sii cui la luna si riflette.

Mille farfalle azzurre, mille biondi sciami d’api
scorron, lucidi ruscelli, sui fior stillanti miele

ed empion l’aria estiva di profumo e di freschezza,
le susurranti danze d’un popolo di mosche.