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34 | Eminescu |
XXV.
CALIN
(PAGINE DI LEGGENDA).
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I.
Dietro il colle sorge la luna come un camino di brace,
arrossando i vecchi boschi col castello solitario,
e l'onde dei ruscelli che scintillano fuggendo in fretta,
mentre un suono di campana scende a valle lamentoso.
5Al disopra dei burroni sono mura di fortezze;
e, aggrappandosi alle rocce, un eroe le scala a fatica.
Ponendo ginocchio e mano ora sull’una ora sull’altra,
egli è giunto a romper le barre d’un cancello.
Entra in punta di piedi nella celata alcova,
10dove il muro di pietra ha la forma di un arco,
e, tra i fiori che s’intessono alle barre, la luna molle
pavida e blanda versa i raggi suoi.
Dov’essi giungono, mura e soffitti sembran d’argento,
dove no, l’ombra s’addensa più nera del carbone;
15ma su in alto, sotto la volta, un ragno ammaliato
ha tessuto la sua tela sottile, trasparente come una rete,