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28 | Eminescu |
Oh ascolta come a consiglio
chiama ora il Re i suoi saggi.
Sulle candide sorgenti
batte la luna di tra i rami,
35intorno a noi s’accolgono
le nobili famiglie dei cortigiani;
cavalli marini bianchi come spuma,
alti buoi dalla fronte stemmata,
cervi enormi dalle corna ramose,
40svelti daini di montagna.
E al nostro tiglio domandano
chi noi siamo e si consiglian tra loro,
mentre l’ospite nostro risponde,
distrigando dai rami la bocca:
45«Oh guardateli come sognan rapiti
il sogno del bosco di faggi:
ambedue come nelle favole
si vogliono tanto bene!»
XXI.
SOLITUDINE.
Colle tendine abbassate
seggo al mio tavolino d’abete,
il fuoco palpita nella stufa,
ed io fantastico triste.
5A frotte passan per la mente
dolci illusioni svanite; i ricordi
si trascinan lenti come grilli
neri tra vecchi muri neri.
Ovvero cadono tristi e cari
10sull’animo affranto e si struggono