45e, dal mesto suono dell’acque
riscossa, ella trasale allora,
e a lei daccanto un giovane
vede, che inforca un bel cavallo nero.
Co’ suoi grandi occhi ella lo mira,
50pieni di sogno e mesti;
fiori di tiglio ha nei capelli,
e a tracolla un corno d’argento.
E comincia a sonare
d’un suono magico, doloroso...,
55d’amore il cuor le batte
per lo straniero gentile.
La sua chioma le sfiora i capelli
ed allora, colle guance di porpora,
abbassa le lunghe sue ciglia
60sopra gli occhi pudichi.
E sulle labbra le appare un sorriso
represso, incantatore,
che a mala pena le fa socchiuder la bocca,
la bocca assetata d’amore.
65Quando, del tutto ammaliata,
si piega verso lui sulla sella,
egli cessa dal suo flebile canto,
e le parla con accento di pianto:
e la toglie da cavallo
70mentr’ella si difende colla mano,
ma pure a lui si abbandona
e sente il cuore scoppiarle nel petto.
Poi sull’omero di lui il capo
abbandona col viso in alto,
75e, mentre i cavalli pascolano lì accanto,
ella lo guarda fuor di sè stessa.
Solo il dolce mormorio
della fonte incantata