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tempo ed altra penna meno occupata e più felice della mia. Voi m’intendete, che io vo’ darvi un cenno rapidissimo della reale Società Agraria ed Economica. Cotesto stabilimento ebbe anche vita mercè della beneficenza di Carlo Felice. Ei ne fu institutore e fautore generoso. I suoi copiosi soccorsi accrebbero non poco i mezzi a condurre l’opera allo stato in cui trovasi di floridezza. Se non che a qual pro tanti bei lavori di cotesta Società, se non si occorreva al mezzo d’insegnar a leggere i fanciulli di contado, affinchè in progresso di tempo attingesser dai medesimi i lumi opportuni a perfezionar l’arte di coltivare i campi? Il provvido Re volgeva il pensiero a quest’oggetto non poco interessante. Laonde ordinava per tale scopo che in ciascun locale del Regno s’instituisse una scuola normale (14), alla quale non la semplice lettura soltanto, ma la Calligrafia, i rudimenti della santa Fede Cattolica, della Storia Sacra, e ’l Catechismo Agrario si debbano imparare. Oltrechè a’ letterati eziandio era gran Mecenate e tra parecchi altri ad un Genio di squisita letteratura ben noto alla Repubblica letteraria, del quale io non saprei tacere l’incomparabile merito senza sopprimere la prova più bella del mio