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tempo non cancelli dai Sardi cuori? Ma qui non cessa l’animo benefico del nostro Padre amoroso e Re. Destinava i più periti Alunni d’Esculapio, apriva i tesori degli antidoti salutari a costo d’egregie spese, onde strappare dal serpeggiante morbo quelle vittime spiranti, che giacevan disperate nei miseri abituri. E già mi pare d’udirli a sclamare quegli avanzi risparmiati dal divin furore: Benedetto il dì che portò alla luce il nostro real Benefattore! benedetto il legno che il condusse a questi lidi! benedetta l’aria che respira in mezzo a noi! Ma per render perenne la sua beneficenza reale ordinava già delle leggi sanitarie (11), che tenendo rimoto il formidabil pericolo d’una comunicazion epidemica, assicurava in tal maniera la pubblica salute: siccome da poi pose anche la mente di propagar nel Regno il salutare innesto del vaccino (12), onde gran parte almeno d’individui venisse a campare lo sterminio del vajuolo. Cotesti tratti benefici qual altro Giuseppe del suo popolo stendeva eziandio a voi, Cittadini Sassaresi, in quell’anno appunto d’indigenza estrema, per cui vedemmo quasi struggersi la plebe, e mancar pel flagello sterminatore l’industre mano all’aratro ed alla vanga. Copiosi erano

 
 
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