Pagina:Elogio della pazzia.djvu/68


della pazzia 55

naggio; ciascuno eseguisce la sua parte sempre mascherato, finattantochè il capo de’ commedianti non lo fa discender dal palco. Questi tante volte fa comparire il medesimo attore sotto varie figure; colui che sedeva sul trono superbamente vestito compare poco dopo in figura di schiavo avvolto in miserabili cenci. Per dire il vero, tutto in questo mondo non è che un’ombra ed un’apparenza, ma questa grande e lunga commedia non può venir diversamente rappresentata.

Proseguiamo: se qualche sapiente caduto dal cielo comparisse fra noi, e si mettesse a gridare: «No; colui che venerate come vostro Dio e Signore non è nemmeno un uomo, non è che una bestia strascinata dall’impulso dell’istinto ed uno schiavo dei più abbietti, poichè serve a tanti vili tiranni, quante sono le sue passioni». Se questo sapiente rivolgendosi ad uno che piange la morte di suo padre, lo esortasse a ridere, dicedogli che questa vita non è propriamente che una continua morte, e che per con-