zione, tutte mie seguaci e mie ausiliarie? Ah quanti pochi matrimonj si farebbero, se lo sposo prudentemente investigasse la vita e i miracoli della futura sua metà, che al vederla sembra il ritratto della riserbatezza, della pudicizia e della semplicità! Minori ancora sarebbero i matrimonj che durerebbero, se i mariti per interesse, per compiacenza, o per balordaggine non ignorassero la vita segreta delle
loro spose. Questo suol trattarsi di pazzia, e ben a ragione; ma è appunto questa pazzia, che alla moglie rende gradito lo sposo, e allo sposo la moglie; che mantiene la domestica pace, e l’unione del parentado. Si fanno le fusa torte ad un marito? Dappertutto si ride, e chiamasi becco; e il buon uomo intanto sta tutto intento a consolare la sua cara metà, e ad asciugare co’ suoi teneri baci le simulate