logo! Non hanno i nostri teologi acquistato il pubblico diritto di estendere il cielo, vale a dire la Scrittura, come se fosse una pelle? Se dobbiamo
prestar fede al dotto S. Girolamo, che possedeva cinque lingue, lo stesso S. Paolo usava di tal diritto, e s’incontrano nelle sue opere cose, che sembrano opposte alle Sacre Scritture, ma che non sono tali nel loro originale. Da questa pia frode dell’Apostolo delle genti possiam giudicare di tutte le altre. Avendo S. Paolo a caso osservata un’iscrizione, che gli Ateniesi aveano posta sopra un’ara, la quale diceva: Agli Dei dell'Asia, delropa e dell’Africa, agli Dei ignoti e stranieri; egli ne tronca l’iscrizione, e prendendo soltanto quella parte che crede vantaggiosa alla Cristiana Reli-