l’antica commedia1, e si faccia qual nuovo Luciano2 a morder tutti senza risparmiarla. Ma pure quei che disgustanti della bassezza dell’argomento e del suo ridicolo, dovrebbero por mente, che non ne sono io al certo l’inventore, e che anzi questo è un uso già da gran tempo osservato da sommi autori. Imperocchè molti secoli prima ha scritto Omero la guerra delle ranocchie e de’ sorci3; Virgilio ha cantato della zanzara e della torta; Ovidio della noce; Policrate anch’esso fe’ l’elogio di Busiride, cui poscia corresse Isocrate; Glaucone lodò l’ingiustizia, e Favorino Tersite e la febbre quartana; Sinesio la calvezza, e Luciano la mosca e i parassiti. Da ultimo Seneca scherzò sull’apoteosi di Claudio; Plutarco scrisse il dialogo di Grillo con Ulisse4; Luciano ed Apuleio parlarono dell’asino, e un tale al dir di San Girolamo, stese il testamento del porco. Faccian conto pertanto, questi censori, che io così per divertimento abbia giocato agli scacchi, o se meglio lor piace, abbia come un fanciullo cavalcato sopra una lunga canna. E a dir vero, che iniquità non è ella, che permettendosi ad ogni condizion di persone i suoi passatempi, si cerchi poi di vietarli tutti al letterato negli studj
- ↑ L’antica commedia in Grecia non rispettava le persone, chiamandole per nome, stimmatizzando i loro vizj, il che fu proibito per legge; dalla qual riforma nacque la nuova commedia.
- ↑ Luciano esercitava in Samosata la professione di retore; la sua satira non risparmiava alcuno, nemmeno gli Dei, onde gli fu dato il soprannome di empio.
- ↑ Si dice comunemente che Omero ne sia l’autore, ma non mancano alcuni dotti, che la credono piuttosto composta da qualche altro scrittore ad imitazione d’Omero.
- ↑ Grillo greco, cambiato dalla maga Circe in porco, disputa con Ulisse, asserendo che la condizione de’ bruti è più felice di quella degli uomini.