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130 | elogio |
tisti, gli ostinati Occamisti, gl’invincibili Albertisti, e tutta quanta la milizia de’ Sofisti; chi mai potrebbe sostenere gli assalti di queste truppe regolate? Ben ridicola sarebbe, a mio credere, questa battaglia, e affatto nuova la vittoria. Chi sarebbe tanto freddo da non accendersi al fuoco di tali dispute? Chi sarebbe così poltrone da non correre alla puntura di quegli sproni? Chi può vantare si buona vista da non restare abbagliato dalla chiarezza di quelle sottigliezze? Credete voi ch’io scherzi?
Non v’ingannate. Una tale armata, sarebbe anche men numerosa di quello che si suppone; imperocchè tra gli stessi teologi si trovano uomini di dottrina solida e giudiziosa, ai quali fanno nausea queste frivole ed impertinenti arguzie, e ve ne sono ancora di una coscienza sì retta, che ne provano orrore come d’una specie di sacrilegio. Che