come se gli avessero misurati a palmo a palmo, oppure con un filo. Senza dubitar di nulla vi danno la ragione del tuono, dei venti, degli ecclissi e di
tutti gli altri fisici misteri. Per verità a sentirli parlare con tanta franchezza ognuno li crederebbe membri del gran consiglio degli Dei, o testimonj oculari della natura, allorchè il tutto usci dal niente. Intanto però la natura, quest’abile produttrice dell’universo, sembra prendersi giuoco delle loro congetture. Basta infatti riflettere alla strana diversità dei loro sistemi, per che si veda che non hanno alcuna idea sicura, poichè mentre vantatisi di saper tutto, non s’accordano in niente. I filosofi non conoscono nè meno sè medesimi, imperocchè mentre tentano di sollevarsi alle più sublimi speculazioni, cadono