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CAP. I - IL METODO NELLA SCIENZA POLITICA 35
Tutti questi fatti si spiegano molto male o meglio non si spiegano affatto con la teoria dell’evoluzione organica e superorganica e della selezione naturale. Stando ad essa un popolo più civile dovrebbe essere più epurato e migliorato dalla lotta per l’esistenza, e per via dell’eredità avrebbe dovuto acquistare sugli altri un vantaggio, che, nella corsa delle nazioni attraverso i secoli, non si capisce perchè poi dovrebbe perdere. Al contrario noi vediamo una nazione, un gruppo di popoli, ora lanciarsi con impeto irresistibile avanti, ora accasciarsi e miseramente restare indietro. Si può invero notare un movimento di progresso, che, nonostante le interruzioni e le lacune, spinge l’umanità sempre più avanti, e la civiltà odierna della razza ariana è infatti superiore a tutte le precedenti, ma bisogna riflettere che ogni nuovo popolo, il quale ha la fortuna di diventare civile, ha molto meno cammino a fare e disperde una quantità infinitamente minore di forze, perchè esso eredita la esperienza e le cognizioni positive di tutte le civiltà che l’hanno preceduto.
Certo che i Germani di Tacito non sarebbero arrivati in diciotto secoli a formare centri di cultura come Londra, Berlino, NewYork se avessero dovuto inventare essi la scrittura alfabetica, i primi elementi delle matematiche e tutto quel tesoro immenso di cognizioni, che appresero mercè il contatto coi Greci e coi Romani. Nè la civiltà ellenica e la civiltà romana avrebbero tanto progredito senza le infiltrazioni delle antiche civiltà orientali, alle quali appunto esse dovettero la nozione dell’alfabeto e dei primi rudimenti delle scienze esatte. Adunque piuttosto che per la via dell’eredità organica la civiltà umana progredisce per quella della eredità scientifica; possono restare stazionari, o anche diventar barbari, i discendenti di un popolo civile e gli studi dei loro padri feconderanno la civiltà nascente di orde incolte che si troveranno
in condizioni favorevoli per accogliere quei benefici germi 1.
- ↑ Rammentiamo ad esempio che gli Anglo-Sassoni moderni non discendono già dai Romani e dai Greci, non dai Semiti della Siria, fra i quali nacque quella religione che ha così fortemente fissato la sua impronta nei popoli della Gran Bretagna e delle sue colonie, non dagli Arabi a cui si debbono tante delle cognizioni fisiche e matematiche, che gli Inglesi e gli Americani moderni hanno così maravigliosamente applicato e fecondato. Essi sono eredi