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elementi di economia pubblica. | 309 |
prodotte da’ quei mezzi che si adoperavano per altro colla più retta intenzione a prevenirle.
57. Due leggi si sono usate presso varie nazioni, allorchè si è creduto da quelle di dover far uso de’ mercati per l’approvvigionamento sicuro delle provincie. La prima è quella di obbligare i proprietarj delle terre posseditori de’ grani di portare su i mercati una data porzione del loro raccolto: ma perchè questa non sia una violenza che distrugga la raccolta medesima, perchè questa obbigazione non sia gravosa troppo a chi vi fosse soggetto, è necessario che codesti mercati siano a portata di tutti i diversi proprietarj, e perciò frequenti e ben distribuiti. Altra legge più semplice è quella che rendesse invalido ed illegale ogni contratto di grano non fatto su tali mercati, o veramente esentuare i detti contratti fatti su i medesimi da una gabella qualunque posta sui contratti fatti fuori di essi, mentre la perdita del grano è la pena annessa alla contravvenzione di queste leggi, per l’esatta osservanza delle quali sono necessarie le notificazioni; il che dovrebbe esser eseguito gratuitamente per mezzo de’ pubblici sensali, che a tal notificazione fossero tenuti. Ma queste leggi limitative della libertà de’ contratti, che l’uso della proprtetà ristringono e modificano, perchè siano osservate senza avvilimento della coltura e dell’industria, perchè la frode non entri di soppiatto a rendere frustranei gli effetti della legge, è necessario che codesti mercati siano dalla pubblica autorità protetti e sostenuti: che privilegi e franchigie ottengano a preferenza di tutti gli altri luoghi: che magazzeni vi siano di deposito aperti e comunicabili ai venditori: che la più inviolabile sicurezza, che la più grande facilità per la conservazione inviti ed incoraggisca i venditori del grano. I privilegi sono sempre dannosi, quando sono concessi ad alcuni esclusivamente, a preferenza di tutti gli altri; ma possono essere altrettanto utili quando siano concessi non alle persone direttamente, ma alle azioni conformi al pubblico bene, in modo che a chiunque sia aperto l’adito del godimento del privilegio, perchè sia in suo potere di fare quell’azione a cui quello va annesso. Non v’è pericolo certamente che vi siano monopolj dove sono molti pubblici mercati.