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terre d’un ben regolato Stato. Possono in tale supposizione ciò non ostante stabilirsi arti e manifatture, prelevando le materie prime dalle estere nazioni; ma quale ne sarà il vantaggio? Quello solo più o meno considerabile che nasce dalla mano d’opera; molte arti subordinate ad una tale manifattura non saranno benefiche allo Stato, ma gravose perchè forastiere; non vi sarà una circolazione dalle infime alle superiori classi, ma salti ed aggregati di varia e mal distribuita ricchezza; e questo guadagno della man d’opera medesima sarà sempre precario e dipendente dagli stabilimenti delle nazioni che ci forniscono la materia prima.

Rechiamo in mezzo un altro esempio. Dopo l’alimento che serve al mantenimento degli uomini, v’è un’altra derrata non meno necessaria ad essi, la quale devesi considerare come l’alimento, perchè l’uso di quella è appunto la consumazione; questa è la legna, sia per i bisogni del vitto, sia per l’uso delle arti e manifatture; sonovi gli olj e liquori, ed altri generi che immediatamente si consumano. Se una nazione manca di questi, manca di alcune cose necessarie, e per conseguenza di molte arti, e dovrà provvedersene presso i forastieri; sarà dunque dipendente da quelli. Quanto più di queste materie si saranno provvedute, tanto minore sarà il vantaggio dello spaccio delle proprie derrate; quanto più costerà il trasporto sino a noi di coteste materie prime, tanto sarà maggiore il prezzo della mano di opera, e tanto più difficile lo smercio di quella in concorrenza delle altre simili manifatture presso quelle nazioni, nelle quali le rispettive materie prime sono coltivate; perciò queste arti forzatamente introdotte cadranno ben presto nell’ultimo languore. I più grandi stabilimenti saranno simili a quelle materie che s’innalzano per una accidentale fermentazione della terra, per fare una istantanea comparsa nell’aria, ma che bentosto ricadono per la propria gravità alla nativa palude d’onde sortirono.

32. Considerando dunque la cosa in astratto, vi sarà un limite alla consumazione delle derrate, quantunque produttrici per qualche tempo di abbondanti ricchezze alle nazioni che coltivano; come fissare questo limite? Siccome può es-