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278 | elementi di economia pubblica. |
lazione di quelli, dalla natura e metodo dell’imposizione, come si vedrà a suo luogo. Secondariamente egli è chiaro, che solamente forti e poderosi coltivatori sono atti ad intraprendere una gran coltura, perchè la spesa primitiva avanti di ottenere un raccolto è considerabile, quantunque questo raccolto sia poi più grandioso, e le spese annue e posteriori in paragone di quello proporzionatamente minori che non sieno nella piccola coltura, in cui pretendono che una gran parte del raccolto sia consunto in ispese continue per conservare la coltura, senza quasi mai speranza di aumentare il prodotto netto.
19. Ciò supposto, dicon essi che il lavoro dei buoi è molto più lento del lavoro de’ cavalli, e che questi passano un gran tempo ne’ pascoli per il loro nutrimento, di maniera che ad un podere che vuole essere lavorato da dodici buoi bastano quattro cavalli. Questi pascoli sono un terreno perduto in sola immediata consumazione; convengono però, che dove si usa di nutrire i buoi con foraggi secchi, vi è un miglior conto nel mantenimento de’ buoi lavoratori. Si pretende che i buoi siano più forti e robusti de’ cavalli; ma si adduce l’esperienza in contrario. Sei buoi conducono due o tre mila libbre di peso, mentre sei cavalli ne conducono sei in sette mila. Vuolsi distinguere la pianura dal montuoso; vuolsi distinguere il tirar con forza lungo una linea parallela all’orizzonte, e il sostenere più fortemente il peso in un pendío; vuolsi considerare che i buoi, essendo men carichi e più lenti, sembrano meglio riuscire de’ cavalli nelle terre pantanose, i quali sembrano più titubanti in un terreno non solido; ma ciò, secondo essi, è estraneo alla forza colla quale è necessario smovere la terra con l’aratro, la quale si può assomigliare ad un peso da strascinarsi.
20. Dicono essi, che i buoi in un giorno lavorano tre quartaja (quartiers) di terra, mentre i cavalli ne lavorano un moggio e mezzo; cosicchè, dove ci vogliono quattro buoi ad un aratro, vi andrebbero sei coppie per tre aratri, che lavorerebbero due moggia al giorno circa, invece che tre aratri condotti da tre cavalli per ciascheduno ne lavorerebbero quattro e mezzo al giorno; a sei buoi per aratro, due aratri