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262 | elementi di economia pubblica. |
loro o altrove. È vero che durante il loro soggiorno la morte può coglierli egualmente che i proprj abitanti, ma si rifletta che quelli che viaggiano lo fanno in quell’età nelle quali è minore la mortalità; non si viaggia, ordinariamente, prima dei 15 o 18 anni, e si esce poco fuor del proprio paese dopo i 40 o 50; sicchè i viaggiatori d’ogni sorta vanno nelle città grandi dopo aver passata la mortalità dell’infanzia, e se ne ritornano prima che arrivi la mortalità della vecchiaia: d’altronde quelli che viaggiano, sono quasi tutte persone che sono in buono stato di salute. — ii. La più gran mortalità essendo sempre ne’ bambini, succede che in Francia ella è molto minore nelle città grandi in proporzione di quello che dovrebbe essere, che altrove, perchè si mandano ad allattare i bambini 4, 6 e 10 leghe lontano, da dove non si richiamano che all’età di 2, 3 o 4 anni, e allora ne son morti più della metà per le ragioni sopra allegate. Questo numero si trova rimesso da altrettante più o meno persone, le quali abbandonano la campagna per venire a stabilirvisi, la maggior parte operaj o servidori d’ogni sesso, che arrivano all’età di 15 o 18 anni, dopo essere evasi in casa propria alla mortalità dell’infanzia. Quindi ne segue, che le città grandi scarseggiano di persone dalla nascita fino all’età di 15 o 18 anni in proporzione di ciò che ve n’ha nelle altre età.
Il parroco di San Sulpizio di Parigi ha fatto stampare lo stato de’ battezzati e de’ morti dal 1715 fino al 1744. Si vede da questo stato che nello spazio di 30 anni sono morte in quella parrocchia 17 donne nubili, maritate e vedove all’età di 100 anni, e solamente 5 uomini; sono morte 126 donne, e solo 46 uomini al di là de’ 90 anni; le donne vivono dunque più lungamente degli uomini.
Il numero totale degli uomini d’ogni stato è minore di quello delle donne 934; vi sono avanti l’età di 10 anni 96 fanciulli morti più che figlie, e più giovani scapoli morti fra i 10 e 20 anni che figlie o donne; non sembra adunque che questa età sia più critica per i giovani che per le figlie. Vi son 10,137 donne, 8,751 uomini morti dopo i 30 anni. Se il numero delle donne morte in ogni età in particolare fosse proporzionale a quello degli uomini riguardo alle due somme