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mati questi numeri assieme, l’aggregato 48,956 sarà la quantità di persone di ogni età che sono in quella città. Ma siccome muoiono ogni anno quanti ne nascono, cioè 1400, di cui 275 il primo anno di fanciullezza, 50 nel secondo, 45 nel terzo e così in seguito, come è notato nella colonna de’ morti; dividendo come sopra la somma 48,956 per ciò che ne nasce e ne muore ogni anno, il quoto 35 dà a divedere che nasce e che muore ogni anno la 35ma parte degli abitanti di essa città. Se da questo quoto 35 se ne diminuiscono sei mesi, si avrà di nuovo la vita media come per l’avanti. Soggiunge il Deparcieux, che si suppone che il numero de’ nati eguagli ogni anno quello de’ morti, perchè quantunque perisca tutto quello che nasce, è fuor di dubbio che il numero delle persone viventi andrebbe aumentandosi, se non succedessero tratto tratto degli accidenti, come guerra, peste, fame e simili mali, che diradassero gli uomini; si aggiunge, per i paesi cattolici, l’aumento che produrrebbero tutte le figlie che si chiudono ne’ conventi, se elleno di maritassero in luogo di farsi monache, e seppellire con sè stesse anche la loro posterità; e ciò non ostante, quando la pace dura assai, non si mandano delle colonie a popolare altri paesi? È dunque vero che in un tempo uniforme il mondo deve andare aumentandosi, ovvero che i nati ogni anno devono superare i morti; ma la differenza che questo aumento recherebbe alla conseguenza che si cava dall’accennata supposizione, può essere riguardata come niente per il soggetto di cui si tratta, poichè tutto ciò non si deve riputare che come un appresso a poco.

Nelle città grandi, come Parigi, Lione, Rouen, Bordeaux, dove è sempre un gran concorso di gente, il numero de’ morti è minore che nelle città piccole, perchè supposto che nelle città piccole ne muoia , come si vede nell’ordine stabilito della mortalità dal Kerseboom, ne morrà al più nelle città grandi per due ragioni. i. V’ha continuamente in queste città una quantità considerabile di persone che viaggiano, padroni, servitori, operaj che non vi rimangono che un dato tempo, e quindi se ne ritornano a casa